Criteri di scelta dei punti energetici. Di Paolo Fusaro

Ringraziamo il dott. Paolo Fusaro, eccellente collaboratore della ns Scuola per questo utile articolo dedicato ai criteri di scelta per punti e meridiani energetici.

 

“La capacità di un medico si esprime dal numero di giudizi che sa formulare e dal numero di modelli che sa applicare” Prof. R. Silvestrini

Tre modi di approccio

Esistono almeno tre tipi di caratteri che esprimono il concetto di punto energetico come utilizzato nelle tecniche cinesi: tuina, agopuntura, qigong

Shū (R.4462) = trasportare, veicolare, offrire. Agopuntura dei meridiani; in questo caso bisogna sempre capire qual è il meridiano da trattare. Anche lo Shiatsu e il Tuina si applicano così.

Yú 俞  (R.5893) = rispondere affermativamente, guarire; per i punti Bei Shu, cioè con punti che non sono connessi con i meridiani, ma conCapelvenere organi e visceri (vi impattano). Tecnica Shu-Mo: shu nelle forme da vuoto e croniche, mo nelle forme acute e da pieno.

Nella patologia grave dei visceri si aggiunge, al punto shu, lo he del viscere; per l’organo, invece, si aggiunge lo yuan. Se vogliamo fare un trattamento riflesso, si potrebbe  trattare il punto dentro una zona di dermalgia riflessa ( di Jarricot)

Xué (R.2101) = abitazione scavata nella terra, caverna, grotta. Ci sono dei punti vento, xue, ecc. ma si estende anche agli altri punti. Bisogna guardare al concetto del singolo punto, per capire quando va punto, affinché avvenga una profonda e radicale trasformazione dell’individuo. In tutti i simboli, la grotta è il luogo in cui ci si rintana per trasformarsi; nel silenzio della grotta ci si ritira per cambiare l’individuo. In questo caso la scelta del punto avviene solamente in base alla sua funzione energetica; nel frattempo la moderna riflessoterapia, in alcuni casi, riesce a dare una spiegazione neurofarmacologica, come per esempio per la potente analgesia che si ottiene con la stimolazione di He Gu (4 Li) e Zu San Li ( 36 ST) .

 

 SINOSSI TERAPEUTICA

Vediamo ora una semplice (semplicistica!) sinossi terapeutica in base alla scelta punto-meridiano per fornire degli utili esempi e “terreno di discussione” per una sempre maggiore integrazione tra il modello energetico e neurofisiologico; in alcuni casi verrà indicato il punto consigliato, in altri individuato il meridiano e non conoscendo il punto da trattare si potrà utilizzare il punto ting, cioè il primo punto del meridiano, anche perché questa sinossi in parte si rifà a dei concetti legati ai punti Shu Antichi, cioè ai cosiddetti primi punti di ogni meridiano,di cui ovviamente il punto ting ne è il ben noto “apripista”. Non ci si stancherà mai di ripetere che comunque la si pensi bisogna sempre avere una buona conoscenza del decorso dei meridiani, anche perché in alcuni casi le manifestazioni patologiche tendono ad assumere una “topografia richiamante il percorso meridianico”; inoltre per i più attenti si aprirà la possibilità di intervenire con aghi, massaggio, laser ecc. lungo una “strada” da noi tutti definita meridiano, che ancora oggi mantiene intatto il suo potenziale terapeutico e che non rappresenta un inutile orpello, buono al massimo per fare bella figura in un stampa da appendere nel nostro studio.

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