Punti Shu del dorso e Mu anteriori – Teoria e Pratica

shumoIl corso di Tuina e Qigong organizzato a Brescia da Wu Wei comprende un buon numero di ore dedicate allo studio della Medicina Tradizionale Cinese e della Medicina Cinese Classica.(Il corso soddisfa i requisiti richiesti dal Comitato Tecnico Scientifico della Regione Lombardia).  Uno dei fondamentali argomenti che ogni praticante di tuina deve conoscere riguarda il corretto uso dei punti shu del dorso e mu anteriori, come trattato nel seguente articolo.

Gli ideogrammi che indicano i punti i agopuntura sono essenzialmente tre:

1 – XUE  (R. 2101): significa “caverna, antro, foro’’, quindi sostanzialmente qualcosa di vuoto, e ha un senso anatomico (da non confondere con l’ideogramma Xue = sangue).

2 – YU: “risposta affermativa, dire di sì’’. Indica il luogo in cui il terapista può attendersi una risposta positiva dall’individuo, cioè la guarigione.

3 – SHU: anche quest’ultimo ha un senso fisiologico, indica la zona in cui avviene il trasporto dell’energia. L’ideogramma rappresenta una barca che trasporta qualcosa attraverso un fiume; poiché l’interpretazione simbolica non è mai univoca, il concetto comporta anche il pericolo che la barca durante il tragitto si capovolga, perciò diciamo che con l’agopuntura si può veicolare all’interno del corpo il messaggio di guarigione, ma anche rischiare un passaggio di energie prevaricanti.

Chiarito il significato dell’agopunto, bisogna spiegare perché il punto funziona. Il suo funzionamento dipende dall’essere un luogo dove dimora lo Shen.Shen

L’ideogramma  Shen (“spirito’’) rappresenta a sinistra il cielo con tre tratti sottostanti, cioè il sole, la luna e le stelle, tutte le luci, che sono 3 perché è il numero del Cielo. Il Cielo quindi ha l’iniziativa ed è la luce, cioè è l’insegnamento. La parte destra è la rappresentazione di due mani che tendono una corda (cioè lo Yin e lo Yang). Il significato è questo: il Cielo ci insegna qual è il normale andamento dell’energia. Lo Shen insomma è il direttore d’orchestra che controlla e regge il normale movimento dello Yin/Yang. La parte destra dell’ideogramma si può interpretare anche come l’adepto che tiene le mani sul Dan Tian, significando così che il Cielo controlla tutto l’assetto energetico (Qi) del corpo. Lo Shen dimora dove trova il suo spazio, soprattutto nelle zone vuote del corpo, in particolare nel vuoto del cuore. Attraverso il sangue dei vasi, ma soprattutto quello dei meridiani, viene poi distribuito al corpo, in particolare nelle zone periferiche. Perché? In quanto lo Shen è la relazione, relazione tra noi e il Cielo e noi e gli altri. Lo Shen dimora negli organi di senso, perché è relazione, ma fondamentalmente risiede nelle zone cave, quindi nel TR e nel MC, ma soprattutto nei punti di agopuntura. È lo Shen che consente al punto di adempiere a tutte le sue funzioni.

Il Ling Shu, cap. 8, dice che “quando il Jing paterno si unisce al Jing materno, lì appare lo Shen’’ esprimendo chiaramente che lo Shen è insito nella relazione per eccellenza.

 I punti canonici sono 365 (361), ma ve ne sono moltissimi altri, tra cui possiamo citare quelli extra-meridiani, quelli recenti, studiati in Cina nel periodo successivo alla Rivoluzione culturale, quelli dei microsistemi (cioè i punti sulla mano, l’orecchio, il piede ecc.). In effetti si può dire che non esistono, o quasi, punti della pelle che una volta stimolati non abbiano effetti energetici. Tra i più importanti, anche dal punto di vista storico, abbiamo i punti Shu e i punti Mo.

I Bei Shu (punti shu del dorso) si trovano sul dorso, i Mo sul tronco.

 in pdf l’intero articolo I punti Shu


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