Comunicazione Ipnotica e Medicina Tradizionale Cinese

I cultori della medicina tradizionale cinese conoscono bene l’importanza  dell’aspetto psichico – Shen –  dell’individuo. Il Ling Shu ci ricorda che la presenza dello Shen rende possibile il concepimento e lo sviluppo della vita. I Ben Shen, le istanze psichiche di base, determinano la configurazione energetica globale del singolo individuo. Il concetto di Shen è estremamente ampio e riassume in sé non solo tutto quello che definiamo attività intellettuale ed emotiva, ma qualifica il livello di vitalità della persona (Shen Ming) e rende possibili tutte le comunicazioni sia dell’uomo con se stesso, sia in relazione al mondo esterno.

Sulla base di queste elementari considerazioni riguardanti la teoria della medicina cinese ci siamo chiesti come fosse possibile elaborare un metodo in grado di agire direttamente sulla psiche del paziente utilizzando comunque le stesse regole energetiche.

Milton Erickson
Milton Erickson

La risposta, in effetti, è implicita nella struttura stessa della MTC, in cui tutti i meccanismi energetici sono descritti in forma prevalentemente metaforica e simbolica. Il passo successivo è stato ricavare delle induzioni ipnotiche da queste stesse metafore, induzioni in grado di guidare l’intenzione del paziente all’autoripristino dei meccanismi energetici sui quali il medico o il terapista sta lavorando. Questo stesso sistema viene regolarmente utilizzato nell’ambito del Qi Gong (ginnastica energetica cinese), la cui efficacia si basa sull’unione di posture e movimenti particolari, tecniche respiratorie e focalizzazione della consapevolezza tramite l’utilizzo di immagini ben precise. Chi scrive è da diversi anni allievo del Maestro Wang Wei Guo e quindi riportiamo l’esempio di una vera e propria induzione ipnotica utilizzata dal Maestro nell’ambito della pratica dell’esercizio dell’albero (Zhang Zhuang Gong); per i non esperti ricordiamo che l’esercizio dell’albero è una delle più classiche tecniche di Qi Gong in posizione eretta utilizzata per incrementare la produzione e la circolazione dell’energia interna. Inizialmente il Maestro suggerisce agli allievi di visualizzare un grande albero situato di fronte a loro, dopo di che l’albero viene abbracciato e nell’allievo viene stimolata una sensazione multisensoriale (immagini, sensazioni e suoni) di fusione completa con l’energia della natura. I piedi vengono paragonati alle radici dell’albero, il corpo al tronco, le braccia ai rami. A questo punto, l’induzione può prendere diverse direzioni: talvolta viene maggiormente sollecitato l’aspetto cinestesico tramite la descrizione di una brezza che muove le fronde, oppure l’attenzione verte principalmente sull’aspetto visivo. In questo caso si suggerisce all’allievo di visualizzare l’albero sulla cima di una montagna da cui è possibile osservare il paesaggio circostante in una panoramica a 360°.

Per i conoscitori dell’ipnosi sono ben riconoscibili comandi in grado di alterare lo stato di coscienza del praticante. L’esercizio infatti termina con un graduale ripristino dello stato abituale di veglia.

A nostro parere, la somministrazione di messaggi multisensoriali al praticante di Qi Gong, piuttosto che al paziente nell’ambito di una seduta di MTC agisce direttamente a livello dei Ben Shen. In primo luogo, l’azione si esercita sullo Hun del fegato, strettamente connesso ai sogni, alla fantasia e alla creatività. È la presenza stessa dello Hun che rende possibile utilizzare la tecnica del “sogno guidato’’. Lo Hun è quindi precondizione e anche obiettivo del nostro lavoro terapeutico. Ricordiamo infatti che la grande azione del fegato nel riequilibrio della circolazione di energia e sangue può essere riattivata agendo direttamente sui tre Hun che sono la quintessenza del funzionamento dell’organo in questione. In questo modo, sostenendo la circolazione del sangue che è supporto dello Shen, il fegato consente a quest’ultimo di raggiungere tutti i distretti periferici dell’individuo. Il fegato possiede inoltre un’azione diretta di riequilibrio psichico, da cui deriva anche il grande potere dei sogni come meccanismo di omeostasi e autoregolazione dell’individuo.

Un noto aforisma utilizzato dai maestri di Qi Gong dice che “dove arriva la nostra intenzione (Yi), arriva anche la nostra energia’’. Ricordiamo che l’ideogramma Yi è composto da una nota musicale, o una parola, che proviene dal cuore. C. Larre dice: “l’intenzione, il cuore, che colui che parla, pensa e agisce, mette in ciò che esprime in suoni, pensieri o atti’’.

Sulla base di queste considerazioni, riteniamo che anche l’intenzione dell’operatore espressa in forma verbale e quindi anche energetica, il suono è vibrazione ed energia, possa agire direttamente sull’intenzione del ricevente, la quale a sua volta è in grado di influenzarne l’energia interna. La somministrazione di metafore costruite appositamente è in grado di agire sullo Yi del paziente e quindi di indirizzarlo al ripristino dei meccanismi energetici disfunzionanti. Il nostro studio verte sui 3 Yin e i 3 Yang in quanto macro meccanismi in grado di regolare globalmente tutte le funzioni energetiche. Inoltre è semplice e intuitivo utilizzarli in sinergia con gli agopunti specifici situati sui livelli stessi. Per esempio, il riequilibrio del livello Tae Yang nel suo aspetto di regola universale è indicato in combinazione con la stimolazione dei punti Shu del dorso, che ripristinano questa stessa regola all’interno dei singoli organi e visceri. L’azione verbale diretta a riattivare la capacità di movimento dell’energia Shao Yang può efficacemente sostenere l’azione dei punti mobilizzanti situati sui meridiani connessi e quindi può essere sfruttata sia per trattare complesse problematiche psichiche caratterizzate da difficile circolazione nel mondo, sia una semplice periartrite scapolo-omerale con ristagno di energia locale. La stimolazione di qualsiasi punto appartenente al meridiano Zu Shao Yin partecipa della natura fondamentale del livello che rappresenta la forza profonda e mediana della persona, perciò è possibile ricorrere all’immagine dell’albero per rinforzare il trattamento di qualsiasi situazione caratterizzata da vuoto di energia dei reni.

Considerazioni analoghe valgono ovviamente per i livelli restanti.

Abbiamo scelto per il nostro studio i 3 Yin e i 3 Yang anche in base a una considerazione squisitamente pratica. Infatti i testi classici descrivono questi meccanismi energetici per mezzo di metafore particolarmente chiare ed efficaci, che hanno fornito un’eccellente base di partenza per la costruzione dei sogni guidati secondo i criteri della PNL.

Ipotesi di lavoro sui 6 livelli energetici

1) Livello Tae Yang

Rappresenta la regola celeste che si esprime all’interno dell’uomo; utilizziamo quindi immagini connesse al concetto di armonia universale.

Cielo azzurro o stellato.

Riflessioni sulle leggi della natura che influenzano il movimento degli astri e la vita dell’uomo.

Ciclo di nascita e di trasformazione dell’energia dei corpi celesti.

Il freddo assoluto dello spazio agisce sullo Zu Tae Yang; il calore del sole agisce sullo Shu Tae Yang.

2) Livello Shao Yang

Rappresenta il livello cerniera, il regolatore; ci focalizziamo quindi sull’idea di movimento.

Elicitare immagini e sensazioni connesse al fuoco nel suo aspetto di movimento.

Oppure elicitare nel soggetto sensazioni di libertà e/o movimento legate a esperienze di risorsa realmente vissute.

3) Livello Yang Ming

E’ la protezione dell’uomo e anche il legame tra yin (terra) e yang (cielo); evochiamo quindi un’immagine tranquilla, rassicurante, in cui cielo e terra comunicano in modo armonioso.

Guidare il soggetto nella scelta di una scena tranquilla e piacevole della natura, nella quale, in posizione eretta oppure sdraiata, riceve i raggi del sole al tramonto e ne viene compenetrato.

4) Livello Tae Yin

Questo livello è la madre, intesa come apertura dello yin verso lo yang; come prima ipotesi utilizziamo la montagna, che rappresenta la forza di risalita dello yin.

Somministrare al soggetto l’immagine di una montagna, fermando l’attenzione sulle solide radici della medesima.

5) Livello Shao Yin

Questo livello è la colonna portante dell’uomo, la capacità di realizzare il proprio volere; utilizziamo perciò l’immagine dell’albero per la sua capacità di evocare una forza stabile ed elastica allo stesso tempo.

Utilizziamo l’immagine di un solido albero mosso dal vento. In questo modo abbiamo a disposizione l’idea di un movimento esterno (vento) e di un movimento interno rappresentato dallo scorrere della linfa in profondità.

6) Livello Jue Yin

Chiude la sequenza e comunica con la profondità interna dell’uomo, da cui le immagini proposte.

Caverna con stalattiti e stalagmiti.

Magma che scorre nella profondità della terra.

Trattamento

La nostra proposta terapeutica riguarda innanzitutto i classici sistemi di intervento della MTC, agopuntura e Tui Na. Gli operatori medici possono efficacemente intervenire sui sei livelli energetici utilizzando la combinazione dei punti nodo e radice, che ne stimolano l’attività Una volta “punto’’ il paziente, il medico avrà tutto il tempo per somministrare le induzioni verbali più appropriate per il raggiungimento dell’obiettivo terapeutico. Decisamente più articolato è il discorso relativo al Tui Na. Anche in questo caso è necessario iniziare la seduta con la stimolazione dei punti nodo e radice, utilizzando le tecniche  an fa, an ruo fa oppure cuo fa, selezionate in base all’anatomia della zona da trattare; in alternativa e con risultati normalmente più incisivi consigliamo di somministrare la moxa utilizzando il “sigaro’’ per i punti sul tronco e i conetti a contatto per i punti Ting distali. Iniziando il trattamento in questo modo, forniamo al corpo energetico del paziente un input ben preciso che indirizza sul livello prescelto anche le successive manovre energetiche. A questo punto possiamo trattare per esteso i  due meridiani costituenti il livello, o quanto meno la zona compresa tra gomito e mano o tra ginocchio e piede, dove sono situati i cinque punti Shu antichi che riassumono tutta la funzione della risonanza. Tradizionalmente consigliamo di trattare prima il meridiano Shou e poi il meridiano Zu con stimolazione in senso cranio-caudale per scaricare al meglio verso l’esterno eventuali residui di Xie Qi presenti nel canale. A questa prima stimolazione potrà in seguito esserne aggiunta un’altra con direzione tonificante. Per quanto riguarda le tecniche da utilizzare, la scelta è ampia, infatti le tecniche quen fa, an fa, an ruo fa, tui fa sono tutte molto efficaci per stimolare i meridiani. Un valido criterio di scelta è utilizzare tecniche particolarmente dinamiche sui livelli yang e tecniche più statiche sui livelli yin.

La parte verbale dell’intervento terapeutico può essere somministrata durante qualsiasi momento della seduta, l’operatore deve sviluppare la capacità di cogliere dai segnali verbali e soprattutto non verbali l’instaurarsi dello stato di empatia (rapport) indispensabile per ottenere il massimo risultato dalla comunicazione. L’uso del linguggio appropriato si basa sulle “regole” del cosiddetto Milton Model che è una delle parti più interessanti della PNL, questo argomento verrà trattato approfonditamente in un prossimo articolo.

Ricordiamo che le tecniche di comunicazione efficace sono parte integrante della Scuola di Tuina e Qigong organizzata a Brescia da Wu Wei. La prossima edizione inizierà il 17 ottobre prossimo.

Gabriele Filippini

 


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