J.M. Kespi – le Quattro Stagioni del qi 氣

J.M. Kespi – le Quattro Stagioni del qi 氣

Presentiamo alcune pagine tratte da l’Homme et se Symboles del dott. Jean Marc Kespi edito nel 2002 dall’editore Albin Michel. Si tratta di un testo di straordinaria importanza che affianca la visione simbolica propria della cultura cinese con l’applicazione pratica tramite i casi clinici riportati al termine di ogni capitolo. Il paragrafo scelto è dedicato alle modificazioni energetiche durante le quattro stagioni. Ringraziamo di cuore la nostra corsista ed amica Valeria Damioli per la paziente opera di traduzione. Abbiamo già pubblicato altre fondamentali pagine di kespi a Brescia dedicate all’influenza celeste sull’uono, le potete trovare ai seguenti links. Tronchi e Rami  Uomo e macrocosmo.

Ricordiamo che la teoria energetica presentata da questo autore assume importanza centrale nella Scuola di Tuina e Qigong organizzata a Brescia da Wu Wei. La XIV edizione inizierà il 13 ottobre prossimo. Trovate qui tutte le info.

Le quattro stagioni

Le quattro stagioni sono l’ordito e la trama di una rete, esse indicano l’evoluzione dei soffi del cielo e della terra, azione fecondante del cielo e la risposta fruttuosa della terra, secondo la MTC l’uomo deve armonizzare i suoi soffi secondo l’alternanza delle stagioni per prevenire l’insorgenza di disfunzioni. Le quattro stagioni rappresentano simbolicamente 4 periodi caratteristici dell’anno, della giornata, della vita perché sono sottomesse alle stesse variazioni del qi.

4 stagioni

Secondo la tradizione cinese equinozi e solstizi rappresentano il culmine delle stagioni (non l’inizio come in occidente). L’inizio delle stagioni corrisponde, secondo il tempo solare, al 5 maggio per l’estate, al 5 settembre per l’autunno, al 5 novembre per l’inverno e al 5 febbraio per la primavera. Vorremmo sottolineare che in questi giorni l’aria e la luce cambiano, piccoli cambiamenti ma ben percepibili. Come si definisce una stagione? Attraverso funzioni caratteristiche, dalle relazioni stabilite fra cielo e terra, dallo ZHI dell’uomo, volere spontaneo, istintivo, animale che affiora naturalmente in ogni stagione in ciascun essere, infine dal Dao, la voglia di vivere in questa stagione.

La primavera

La primavera è uno sgorgare, un esplodere. “Il cielo e la terra agiscono insieme e producono shen (vita) tutta le creazione ne viene vivificata: i 10.000 esseri brillano, la vegetazione prende slancio e emerge dalla terra”. SHENG, che rappresenta etimologicamente una pianta che sboccia dal suolo, una pianta che si eleva sempre più, illustra bene l’idea del movimento della primavera, che sboccia, esplode, fa apparire, manifesta e cresce. Lo ZHI dell’uomo è per la spinta alla vita, lascia che i suoi soffi escano e esplodano all’esterno. Il corpo si alza all’alba e si assopisce al tramonto. In questa stagione i movimenti del qi si esteriorizzano e fanno apparire i qi profondi. Alle 6 del mattino la notte e lo yin spariscono, il giorno, il sole e lo yang appaiono. Questo movimento, come tutti i movimenti stagionali, avviene in noi in pochi istanti in primavera e alle 6 del mattino.

Il Dao della primavera è la manutenzione, la produzione e la potenza della vita. (Yang Sheng).

Esiste un punto di agopuntura, F14 che corrisponde alla fine della notte e alla fine del ciclo dello yin, il suo nome è QI MEN (in questo caso, qi significa tempo, periodo, fase; men è porta anteriore). Regola, per esempio, la fine del ciclo mestruale, il termine della gravidanza (seguita da un parto difficile). Nelle donne, la stimolazione di questo punto è efficace contro alcune conseguenze sintomatiche della menopausa (fine dell’età fertile) come le vampate di calore. Regola le energie che salendo dal basso e dal profondo arrivano al torace. Il punto F14 è indicato quando qualcosa che dovrebbe terminare non termina, una bronchite, un soffio al petto, una mestruazione, una gravidanza, il periodo procreativo, una separazione. Come se la notte non potesse finire per dare inizio ad un nuovo giorno. Il punto F14 esprime una difficoltà di separazione, in effetti, il passaggio fra la fine di un ciclo e l’inizio di un altro implica una separazione, un sacrificio: quest’idea non è né morale né mistica, è una legge archetipale della vita.

Occorre notare che stiamo associando il punto che regola la menopausa con la primavera, il momento in cui la vita si sveglia e si sviluppa. Per capire questa idea occorre ricordare che fra i rituali che regolano la vita di coppia nella Cina tradizionale, quando la donna è nel suo periodo fertile, marito e moglie non dividono il letto e gli oggetti di uso comune come la biancheria e le coperte. Si uniscono solo sessualmente. Quando la donna compie 49 anni, 7×7 età simbolo della menopausa, mettono tutto in comune, come se quell’uomo e quella donna, al limite della loro fertilità diventassero un solo essere androgino che sposa in sé il principio maschile e femminile. Comprendiamo così come la menopausa segni l’inizio di una nuova vita. Anche presso alcune tribù africane le donne non partecipano al consiglio tribale prima della menopausa. La menopausa è quindi vista più come una primavera che come un autunno quindi, a meno che non si accompagni a qualche tipo di disturbo, non deve essere medicalizzata.

L’estate

L’idea di estate si associa alla “proliferazione, moltiplicazione, essere lussureggiante”, al “fiorire e al rendere fiorente”. La funzione di questa stagione è rendere perfetto, se la primavera è una rinascita, l’estate è l’apogeo della vitalità. In estate i soffi del cielo prosperano e la terra in risposta produce frutti. Cielo e terra intersecano i loro soffi come durante un’unione sessuale. I diecimila esseri “fioriscono e fruttificano”.

L’uomo accompagna questo movimento alzandosi presto e coricandosi tardi, in corrispondenza dell’esuberanza della sua forza vitale “senza violenza, asseconda il fulgore della bellezza e della forza” favorendo “ l’esteriorizzazione e l’emissione dei qi” evacuando ciò che deve essere eliminato. Al culmine del potere dei qi, quando il sole e il fuoco (la luce e il calore) sono al loro massimo, l’uomo umilmente e senza violenza, si tempra e elimina gli eccessi. Quando il sole è al suo culmine, e lo yang è al suo culmine, lo yin appare. Sempre quando qualcosa è al suo culmine, l’elemento contrario inizia a nascere. Il punto VC4 a metà fra l’ombelico e il pube, risponde a questo inizio, a questa nascita dello yin. Il suo nome Guanyam è composta da guan (barriera) e yuan (sorgente, inizio, origine, principio): “quando yuanqi si condensa abbiamo la vita, quando si disperda è la morte”. Si tratta quando c’è la sensazione di freddo profondo e interno, di invecchiamento precoce, di turbe ai genitali o sessuali in relazione alla capacità riproduttiva. “È un punto di tonificazione di tutto il corpo”. Regola inoltre l’intestino che corrisponde al sud e all’estate per la sua funzione di messa a frutto dei prodotti assimilati dall’alimentazione (ricordiamo che in estate i 10.000 esseri fioriscono e fruttificano). Quindi questo punto è sintomatico per le turbe digestive e urinarie afferenti a questo viscere. Coniuga inoltre due azioni stagionali estive, a livello di yuanqi e di intestino tenue. La sua azione è ancora più ampia come vedremo più avanti. Un punto di agopuntura è sempre un luogo di congiunzione di diverse funzioni unite da una stessa logica che emergono in uno stesso punto. Il dao dell’estate è il mantenimento della crescita della vita. (Yang Zhang)

L’autunno

Questa stagione simbolizza allo stesso modo “la sovrabbondanza e l’equilibrio”. Il cielo si ritira e si comprime, la terra mostra il suo splendore e risplende. Questo splendore “(ming) si vede nel colorito del viso e nello sguardo; quando qualcuno è angosciato il suo colorito è opaco, lo sguardo vuoto, lo splendore del suo shen (shenming) è nascosto”.

L’autunno è la stagione della pace (AN). L’uomo “è nella pace e nella tranquillità”. Il momento dell’autunno è per l’uomo l’epoca per tornare a se stesso.

La funzione dell’autunno, stagione pacifica e tranquilla, è la raccolta. In autunno, come al crepuscolo, il cielo si ritira e l’uomo si ritrova solo, in pace, in equilibrio. Il cielo, il padre, si ritira e l’uomo, tranquillamente, mostra il suo splendore, adulto, autonomo. Raccoglie allora i frutti della primavera e dell’estate. Per sincronizzarsi con l’energia della stagione l’uomo deve coricarsi presto e svegliarsi presto. I movimenti del qi sono ora interiorizzanti, lo yang, il giorno, il sole calano, appaiono la notte e lo yin.

Il punto P1 si fa carico, nell’essere umano di incarnare l’essenza autunnale. Nell’uomo la raccolta coincide con notoriamente il cibo e il respiro. Se la raccolta è turbata a livello digestivo possiamo andare incontro a nausea e vomito; a livello respiratorio alla tosse. Se le energie della superficie non riescono a raccogliersi in profondità, nel tronco,  i piedi, le mani e il viso saranno gonfi. Questi fenomeni illustrano come l’autunno si dispieghi in noi ad ogni istante.

L’inverno

L’inverno è “raccolta in profondità e tesaurizzazione” (Cang). In inverno non si ha più alcuna relazione con il cielo “nessuna eccitazione viene più dallo yang”. La terra si crepa e l’acqua gela. La terra non produce nulla, essa “nasconde e tesaurizza, prepara nascostamente le basi per una nuova fioritura”. Il ruolo dell’uomo è allora quello di essere sepolto, nascosto, piegato su se stesso: non è una bella descrizione del nostro atteggiamento senile?

La notte (yin) è al suo culmine, il qi si ritira in profondità, il giorno (yang) comincia a nascere, come un seme sotto la terra che prepara il futuro come una cellula embrionale che contiene già il progetto di tutto l’essere umano.

Il punto VB25 reagisce a questa idea di seme pronto per germogliare, al movimento invernale della vita. I reni corrispondono al nord e all’inverno, questo punto lombare, bilaterale situato all’estremità della 12 costola mette in movimento il qi dei reni.

Le quattro stagioni simboleggiano 4 periodi dell’anno, 4 fasi del giorno, 4 età della vita: l’infanzia è la primavera con la possibilità di vita; l’adolescenza e la giovinezza corrispondono all’estate, che prospera e dà frutti a seconda dei desideri e delle ambizioni, bisogna “saper assecondare lo splendore della forza e della bellezza”; in autunno il cielo si ritira, abbiamo quindi l’uomo pienamente adulto, l’uomo che pur essendo ancora sottomesso all’ordine, alla regola, alla legge del cielo e del padre trova le sue proprie regole e ordina la sua vita; mostra lo splendore del suo shen. Desideri e ambizioni lasciano il passo alla pace e alla tranquillità. l’inverno, la vecchiaia vedono l’uomo ritirarsi per preparare il seme di una nuova fioritura, girarsi verso il proprio interno verso il seme sotterraneo di una nuova vita. Questi 4 movimenti, immutabili, glorificano ogni anno, ogni giorno e ogni vita mantenendo tutto in equilibrio. Per esempi alla lussuria, sentimento dell’estate, corrisponde la raccolta in profondità dell’inverno. Occorre vivere ogni momento a suo tempo e in equilibrio.

Un uomo di 52 anni, manager d’alta finanza di importanza mondiale, mi consulta per dei tremori, riferisce inoltre di aver notato alcune cose: qualche gonfiore, un po’ di insonnia. Molto austero e poco comunicativo, egli era preda di un terremoto interiore ed esteriore. ‘Tutto si agita in me, e non riesce al uscire. Perché questa compressione del qi interno? Perché il qi primaverile non riesce a esteriorizzarsi? Qualcosa in me mi sta tradendo, sono un finanziere, ho un aereo privato, vado in giro per il mondo ma ogni trimestre sono costretto a prendere un cammello e a partire per il deserto dove ritrovo pace e tranquillità, tornando me stesso’. A volte la vita che facciamo non è in sintonia con il nostro io profondo. La sua energia profonda, quella che fa di lui un uomo del deserto, è compressa all’esterno e lo fa tremare. Pungendo il punto VB23 i tremori e l’insonnia si attenuano rimarcando come il blocco di un movimento “autunnale” può creare una manifestazione “primaverile”


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