Meridiani principali, Jin Mai, generalità e territori cutanei
di Gabriele Filippini, caratteri cinesi a cura di Marco Perusi Savorelli
Il sistema dei meridiani principali è probabilmente uno degli aspetti più caratteristici della medicina cinese, essi rendono possibile la connessione di tutte le strutture anatomo-energetiche del corpo ed il contatto dell’uomo con il macrocosmo. Inoltre, connettendo superficie e profondità consentono a noi operatori di raggiungere l’energia più profonda con tecniche semplici, eleganti, non invasive. Sono quindi uno degli argomenti fondamentali della nostra Scuola di tuina e qigong.
Si tratta ora di affrontare a fondo la materia cercando di capire la “filosofia’’ che lo sostiene. Innanzitutto ricordiamo che, nella lingua originale la parola meridiano è in realtà estremamente ricca ed articolata. Si parla infatti di Jing Mai, ecco alcuni dei significati come riportati dal Dizionario edito dall’Istituto Ricci di Parigi (vd. bibliografia).
JĪNG 经/經(R.979): meridiano geografico, ordito del tessuto, strada, regola costante, norma, libro canonico
MÀI脉/脈(R.3542): vaso sanguigno, polso, venature, catena montuosa, linea genealogica, ciò che è concatenato
Troviamo quindi l’idea di regola fondamentale, cardinale ed inoltre di forza vettorializzata che conduce la vita. Ricordiamo che i meridiani sono i percorsi preferenziali dell’Energia, sovraintendono a tutte le funzioni vitali automatiche (muoversi, mangiare, dormire, adattarsi all’ambiente) e superiori (libero arbitrio, scelta, coscienza). Come vedremo in seguito, si dividono in principali e secondari.
Il corpo umano è costituito da Yīn 阴 [ 陰 ]e Yáng 阳 [ 陽 ]. Lo Yáng sta dietro, in alto e fuori (si pensi al cielo). Al contrario lo Yīn sta davanti, in basso e al centro (si pensi alla terra). In prima approssimazione diremo quindi in prima approssimazione che i meridiani Yáng si localizzano sulla superficie posteriore del corpo, mentre i meridiani Yīn sulla superficie anteriore. Non solo, ma tutti i fenomeni che avvengono nel mondo manifesto possono e devono essere suddivisi anche in funzione della loro intensità. In altri termini non esistono fenomeni “tutto o nulla”, ma ogni cosa ha una sua gradualità. Quindi, in questa logica suddividiamo sia lo Yáng che lo Yīn in tre tipi: shào 少, tài 太 , jué 绝 [ 絕 ].
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